I Fuorilegge Della Frontiera ((HOT))
È un western statunitense con William Boyd, George 'Gabby' Hayes e Russell Hayden. Fa parte della serie di film western incentrati sul personaggio di Hopalong Cassidy (interpretato da Boyd) creato nel 1904 dallo scrittore Clarence E. Mulford.[1]
I fuorilegge della frontiera
Molti immigrati nell'America Settentrionale non avevano avuto fortuna. Così quando, fin dalla fine del Settecento, nelle città dell'Est americano giunse notizia che nel Far West (il "lontano Ovest") c'erano fertili pianure ancora libere e ricchi giacimenti d'oro, molti partirono verso la nuova frontiera. Fu una grande migrazione che durò circa un secolo. Centinaia di carovane di pionieri partirono verso la California, l'Oregon, il Texas. I pionieri costruirono case, villaggi, fattorie, scavarono nelle miniere. Si diedero nuove leggi e si difesero dai banditi. Questa grande conquista formò la coscienza e il mito del nuovo cittadino americano: libero, laborioso, efficiente, capace di iniziativa individuale
"Sembra di essere nel Far West" si dice per indicare una situazione in cui le persone vivono senza leggi e senza Stato. In effetti l'espressione Far West indicava i lontani territori dell'Ovest dell'America Settentrionale, dove i pionieri europei si spingevano per conquistare nuove terre. Geograficamente la frontiera non è mai stata una località ben definita. Era dove i pionieri si fermavano, ma quelli che arrivavano successivamente dovevano andare oltre quel luogo, ancora più a ovest, per trovare terre libere e incolte. La frontiera dunque era mobile e si spostò continuamente fino alle coste del Pacifico.
Perché il Far West evoca in noi l'immagine di un luogo senza legge? Perché nei lontani villaggi che nascevano da un giorno all'altro lungo la frontiera lo Stato americano, che naturalmente esisteva e aveva capitale a Washington, non poteva immediatamente essere presente. Erano gli stessi pionieri a darsi le prime regole del vivere comune. Essi allora eleggevano un loro rappresentante che garantisse l'ordine e la vigilanza: era lo sceriffo, che aveva come distintivo una stella di latta. Ma egli aveva al massimo un paio di aiutanti e non poteva amministrare la giustizia in maniera capillare. In questa situazione molto spesso prevaleva la legge del più forte, la giustizia era affidata alcune volte alla forza delle armi, altre volte ai linciaggi e alle impiccagioni che avvenivano non dopo regolari processi ma con giustizia sommaria.
Giunti nel Missouri, acquistavano carri coperti (chiamati golette della prateria), animali da tiro e partivano insieme ad altri, costituendo le famose carovane. Pochi i mezzi di sussistenza: le armi per difendersi e per cacciare e l'indispensabile per nutrirsi e vestirsi. Il Far West sembrava infinito come infinito appariva il viaggio che seguiva alcune piste: mete più frequenti erano la California e l'Oregon, ma anche il Texas e il New Mexico. Solo dopo migliaia di chilometri tra deserti, montagne, valli infuocate, fiumi privi di ponti e mille pericoli, si oltrepassava la mitica frontiera e si poteva prendere possesso delle nuove terre.
In alcuni casi nascevano anche le redazioni dei giornali che offrivano notizie locali e nazionali, ed esageravano le bellezze della natura e del clima locale per indurre altra gente ad accorrervi. Quei giornali sono oggi una preziosa fonte per conoscere da vicino la vita dei pionieri, degli indiani, dei cowboy, dei cercatori d'oro.
La ferrovia. I Pellirosse non furono mai un serio ostacolo per i bianchi: la superiorità tecnologica dei soldati permise sempre di vincerli (tranne in casi in cui i bianchi sottovalutarono per presunzione la forza degli avversari). D'altra parte i Pellirosse tolleravano l'avanzata dei pionieri. Si opposero invece all'avanzamento della linea ferroviaria continentale verso il Pacifico, il cui progetto fu firmato dal presidente Abraham Lincoln nel 1861. La linea che congiungeva l'Est con l'Ovest fu completata nel 1869.
Lo storico Frederick Jackson Turner scrisse nel 1893 un saggio sull'importanza della conquista del Far West. Egli sostenne che i pionieri, mentre conquistavano gradualmente il West, acquistavano coscienza di un nuovo modo di vivere negli ambienti smisurati e variegati dell'America. Questa coscienza formò il nuovo cittadino americano. La laboriosità dei pionieri e la loro iniziativa individuale avevano generato una nuova concezione del vivere insieme. La singola persona e la singola famiglia assumevano un grande valore nell'economia e nella società americana.
Fu anche per questo che la storia del Far West venne mitizzata attraverso una letteratura popolare che ha trovato il suo principale sbocco nel cinema. Nacque un vero e proprio genere narrativo, il western, che creò il mito della frontiera americana esaltando l'impresa dei pionieri.
L'abilità di tiratore di Wild Bill Hickock era leggendaria. Si dice che con la pistola riuscisse a colpire il picciolo di una mela sul ramo e poi con un altro colpo la mela mentre cadeva. Per questo fu chiamato principe dei pistoleros. Per la sua capacità di tiratore d'eccezione fu nominato perfino sceriffo di Abilene nel Kansas. Ma di fatto fu sempre un fuorilegge che sparava per uccidere. Fu assassinato a tradimento mentre giocava a poker e poiché aveva in mano due assi e due otto, da allora quella combinazione è chiamata la mano del morto.
Hickock non fu certo l'unico fuorilegge del Far West. Il banditismo fu un fenomeno molto vasto e serio. I fuorilegge si organizzavano in bande, assaltavano treni e diligenze o rapinavano banche dove i pionieri depositavano i loro risparmi.
Perché tanti fuorilegge? Perché la conquista del West non fu affatto pacifica e senza difficoltà. I fuorilegge erano uomini usciti sconfitti dalla grande conquista, erano coloro che non si adeguarono alle condizioni dure e difficili della prateria e non si inserirono nel miscuglio di razze umane che popolavano le nuove città. Specialmente dopo la guerra di secessione americana molti si trovarono in difficoltà per le disastrose condizioni economiche del Sud sconfitto, mentre altri diventarono assassini nelle lotte spietate tra agricoltori e allevatori di bestiame o partecipando ai massacri dei Pellirosse. In una situazione così caotica e priva di controllo dello Stato era facile diventare banditi.
I più noti fuorilegge furono i fratelli Jesse e Frank James, Billy the Kid, Sam Bass, Charles Bolton, la banda di Mucchio Selvaggio il cui capo fu Butch Cassidy. A dar loro la caccia non erano solo gli sceriffi ma anche i soldati federali, i Texas Rangers o gli agenti privati della famosa agenzia Pinkerton. Ma i fuorilegge erano molto abili con le armi e difficilmente si lasciavano prendere. Finirono però tutti uccisi, la maggior parte a tradimento.
Molti pionieri fuggivano dall'Est americano perché avevano sofferto terribili persecuzioni religiose. Tra questi vanno ricordati i mormoni (una setta religiosa protestante) che costruirono la città di Salt Lake City. La loro storia era iniziata parecchi anni prima a New York, dove Joseph Smith aveva raccolto attorno a sé alcuni fedeli, narrando di aver avuto la visione di un angelo che gli aveva rivelato i fondamenti della nuova comunità religiosa. Ma una folla inferocita linciò Smith. Morto il profeta, alla guida della setta si pose Brigham Young che, a partire dal 1845, incitò i mormoni a una marcia verso il Far West per poter vivere in libertà. Malvisti dagli altri pionieri, i mormoni tracciarono una nuova pista che portava allo Utah. Giunti al Gran Lago Salato, costruirono le prime baracche e cominciarono a coltivare la terra. Negli anni successivi decine e decine di carovane di mormoni, provenienti da ogni parte dell'America e dell'Europa, raggiunsero il Grande Lago Salato. Il governo americano cercò di imporre alla nuova comunità un suo governatore, ma i mormoni si ribellarono, resistettero anche all'esercito. Il governo fu costretto a riconoscere la loro indipendenza.
Negli anni '20 Hollywood crebbe a dismisura e il cinema divenne l'arte nazionale degli Stati Uniti. La figura dell'attore subì un cambiamento radicale; mentre ai tempi di New York l'attore cinematografico era anche attore teatrale e si divideva fra Broadway e il teatro di posa, a Hollywood (dove esisteva solo il cinema) nacque la prima generazione di attori di cinema puri. Si formò una grande comunità di personaggi celebri e ricchi, fra i quali intercorsero amicizie, odii e scandali. Il pubblico cominciò a interessarsi anche alle vicende private dei divi, che presero il posto, nella suggestione collettiva, dei mitici fuorilegge della frontiera o dei miliardari venuti dal nulla; trasgressori anche loro dell'ordine sociale, esercitarono un'influenza enorme sulle mode e sul pensiero del tempo. Il pubblico confondeva vita reale e vita recitata, assegnava all'attore la stessa personalità dei ruoli ch'egli interpretava; e l'attore, assecondandolo, accresceva il suo ascendente sulla massa, assurgeva a una sorta di divinità pagana (dio dell'amore, dio dell'audacia, dio del pianto, etc.); era una merce mistica. Il divo è la persistenza dell'immaginario; protagonista delle prime pagine dei rotocalchi come dei suoi film.
Folklore e businness trovarono un ideale punto d'incontro nella canzone di gesta dell'America bianca: il western. Nato con i primi capolavori di Porter e Ince, aveva scoperto in fretta il fascino dell'uomo a cavallo immerso nella solitudine della prateria, degli assalti alle diligenze, ai treni o alle banche, delle battaglie fra i pellerossa armati di scuri e archi e i soldati della cavalleria nella tradizionale divisa, delle lunghe carovane in marcia verso ovest, della vita avventurosa di cercatori d'oro e di cacciatori di pelle, delle grandi mandrie e del rude mestiere del cowboy, dei saloon con la loro pittoresca folla di barman e pianisti, bari e gorilla, pistoleros e sceriffi, fuorilegge e cacciatori di taglie, dei villaggi attorniati dal deserto con le due solite file di case (con le pompe funebri e il maniscalco bene in vista) e in mezzo ad esse la via percorsa dai carri, dai cavalieri, dalle donne, dei duelli all'ultimo sangue e dei rodei, della civiltà del revolver.